Itinerari MTB.

  • Itinerario: Tremalzo, Malga Caset

    Tipologia: All-mountain
    Difficoltà:
    Lunghezza: 61 km
    Dislivello: 2000 m

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    Giro veramente impegnativo quello che mi accingo a descrivere. La meta è l'ormai leggendario Tremalzo, conquistato però dalla parte più dura, e scendendo da una variante molto divertente.
    Si parte da Riva, sul presto, imboccando il sentiero della Ponale. Al bivio, proseguiamo in direzione Valle di Ledro fino a ricongiungerci con l'imbocco della galleria per le auto. Qui dobbiamo affrontare qualche centinaio di metri su strada statale, attenzione al traffico!
    Al successivo bivio per Pregasina, superato il ponte, imbocchiamo la ciclabile sulla destra che ci porterà fino al Lago di Ledro, superando i paesi di Prè e Molina.
    Arrivati sulle sponde del lago, consigliamo una pausa ristoratrice e di riempire le borracce o sacche idriche, perchè quella che ci aspetta è la parte più dura del tour.
    Dobbiamo salire fino a Bocca dei Fortini, su quello che è il famoso tracciato della Rampiledro, storica gara di mountain bike disputatasi fino a qualche anno fa.
    Seguendo le indicazioni della Rampiledro, ci troveremo a pedalare su una strada in parte sterrata e in parte cementata (nei punti più ostici). Soprattutto nella parte finale ci aspettano 4-5 tornanti veramente fastidiosi, vi consigliamo di farli con calma, non bruciare tutte le energie a disposizione perchè siamo solo a metà della nostra salita!
    Una volta giunti a Bocca dei Fortini, proseguiamo a destra verso Passo Nota: anche qui vi consigliamo una pausa presso il rifugio Passo Nota, in previsione degli ultimi 8 km di fatica prima di arrivare al Passo Tremalzo!
    Risaliti in sella, mettiamoci l'animo in pace e prepariamoci ad affrontare la suggestiva strada militare (tutta sterrata) teatro di antiche battaglie durante la 1a Guerra Mondiale.
    La pendenza di questi 8 km non è mai eccessiva, ma i nemici contro cui dovrete combattere sono soprattutto la perenne esposizione al sole (approfittate delle gallerie per rifiatare e godere di un pò d'ombra!) e il fondo in alcuni punti ostico. Come controparte potrete però ammirare alcuni scorci e panorami da pelle d'oca!!
    Arrivati al Passo tiriamo un sospiro di sollievo: la nostra salita è finalmente terminata, ora possiamo prepararci per scendere e ristorarci!
    Possiamo fermarci al Rifugio Garda, (locale turistico, scarsa qualità dei cibi e zero cortesia...) oppure proseguire in discesa per un paio di km fino a trovare il Ristorante da Richetto, dove poter assaggiare e gustare piatti tipici ad un prezzo veramente onesto!
    Dopo un abbondante pasto (polenta , capriolo, coniglio , crauti ...) , a fatica ci prepariamo per la parte più emozionante del nostro itinerario: la discesa fino in Valle di Ledro!
    Decidiamo infatti di scendere passando da Malga Caset, su un divertentissimo singletrail fino a Tiarno di Sotto.
    Per fare questo, scendiamo di un km circa fino al Rifugio Garibaldi e proseguiamo sulla strada forestale che parte adiacente al rifugio.
    Pedaliamo per circa 2 km, superando qualche strappetto in salita fino ad arrivare a Bocca Caset. Cerchiamo le indicazioni per Malga Giu (l'itinerario è segnalato come AB, ricordiamocelo..) e al successivo bivio, a sinistra in direzione Malga Caset. Superiamo la malga fino a un altro bivio: prendiamo senza indugi il sentierino che si inoltra nel bosco (indicazioni Tiarno di Sopra).
    Assicuriamoci di aver settato la nostra mountain bike in modalità discesa (e se le avete, indossate le protezioni!), perchè ora ci attende un fantastico singletrail nel bosco, stretto e battuto, fatto di radici e piccoli drop! Una goduria!!
    Purtroppo le cose belle finiscono presto, e il nostro singletrail sbuca su una ripida strada forestale che, a malincuore, ci accompagna fino al paese di Tiarno di Sopra.
    Da qui proseguiamo su comoda ciclabile che giunge fino a Pieve, poi costeggia il lago di Ledro e ci riporta a Molina, dove, invece che ripetere il tragitto dell'andata, pedaliamo fino alla frazione di Legos e sfruttiamo un simpatico singletrail che in breve ci riporta a Prè. Ora non resta che rimetterci sulla Ponale (la traccia prevede una piccola variante freeride :-) ) e lasciarci trasportare dolcemente fino a Riva!

    In conclusione, giro molto suggestivo ma anche molto faticoso, adatto a chi ha già qualche km nelle gambe. Consigliamo l'uso di una mountain bike biammortizzata, soprattutto per apprezzare al 100% la fase di discesa.

 

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Commenti (6) - Aggiungi un commento

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  • yROOiijxi - 20/05/2016
    That's a cunning answer to a chnngealilg question

  • GiovanniB - 27/06/2015
    La salita è lunga e dura, prima per le pendenze fino alla Bocca Fortini (che noi local tutti conosciamo e rispettiamo...) e poi per l'esposizione, come giustamente sengalato. Tutto il giro è perfettamente guidato da cartelli: impossibile sbagliare! La discesa è veramente bella, come detto nella descrizione, scorrevole, fondo compatto e morbido. Vorrei segnalare, a chi volesse osare ulteriormente, che poco dopo Cima Vai (segnalata da un cartello nascosto sulla dx) si trova un bivio: 416B per Tiarno di sopra a sin che va sulla forestale descritta e 416 per Tiarno di sotto a dx, all'imbocco di un ripidone in discesa. Buttatevici e non vi pentiere! Ulteriore bel pezzetto di single-trail tecnico/scorrevole con alcuni ripidoni ma mai impossibile da fare, lasciare andare la bici tutto d'un fiato!

  • zZoMDHGowweAqZW - 04/04/2013
    Ppl like you get all the brains. I just get to say thanks for he aswner.

  • plXDoWVOkJMfoJbFi - 04/04/2013
    At last, smoenoe comes up with the "right" answer!

  • Daniel - 18/07/2012
    Fatto ieri 17 luglio 2012. Il panorama durante la salita è meraviglioso e spettacolore. Salire è molto faticoso. Dalla discesa mi aspettavo molto di più. Se faccio una salita di 2000 m di dislivello non voglio scendere strade forestali. Cerano troppo pochi single trail e il livello technico non è per niente 4 di 5 stelle! Il mio compagno aveva un Hardtail dal 2004 e non aveva nessun problema scendere. Vi consiglio di cercare una discesa più divertente.

  • Mark Scruz - 06/08/2011
    fatto ieri 5 agosto 2011 in solitaria... giro fantastico, lungo ed impervio ma appagante sotto tutti i punti di vista. Purtroppo la pioggia ha accompagnato la scalata finale al Tremalzo (almeno non c'era il sole) e reso scivolosi i singletrack del rientro. Consigliata una full (io ho usato una Blur 150/140) ed adeguate protezioni per godere delle discese.